Zibaldone - 2024/1
Da circa 25 anni la maggior parte di spunti interessanti per nuove letture, ascolti, video, etc. mi sono arrivati da un sito Internet. La porcheria in giro è tanta, ma la combinazione tra il famigerato ALGORITMO e le persone che seguo continua a produrre buoni risultati. Faccio quindi la mia parte segnalando contenuti che magari interessano non solo a me.
La mental health (non sono sicuro che ‘salute mentale’ voglia dire la stessa cosa in Italiano) è passata rapidamente da problema sottovalutato o negato a questione centrale ed esplicita nella vita di molti. Da un po’ mi domando degli effetti collaterali di questa transizione e ho trovato interessante l’intervista di Derek Thompson a una psicologa. Il titolo è un po’ così (“The Dark Side of the Internet’s Obsession With Anxiety”), sia perché è un titolo sia perché Thompson tende a contrapposizioni nette, ma la conversazione ha toni più sfumati.
Daniele Rielli (scrittore/saggista che tiene un podcast di interviste) ha intervistato Giuseppe Caprotti, figlio del co-fondatore di Esselunga. La conversazione è interessante sia per quel che c’è (la vulgata riguardo a Caprotti padre sconfina spesso nell’agiografico, mentre non sapevo nulla della faida famigliare), sia per quel che non c’è. Per esempio, Rielli non chiede mai all’ intervistato quali siano stati i suoi errori in questa vicenda, che per come è raccontata è estrema.
L’ultima volta in cui ho studiato Storia a scuola era alla fine degli anni ‘80 e non è detto che l’abbia studiata bene. Forse anche per questo spesso mi piacciono gli interventi divulgativi di Alessandro Barbero. Qui una sua lezione su Gaetano Salvemini dalla quale ho imparato diverse cose.
Per molte persone appassionate di attività sportiva amatoriale il problema principale è di allenarsi troppo duramente rispetto alle proprie possibilità, in parte perché c’è l’idea che più si fa fatica più si avranno risultati (“No pain no gain”, right?) e in parte perché si cerca di compensare la scarsa regolarità e quantità della pratica sportiva con l’ intensità. Niente di più sbagliato, come spiega questo articolo il cui titolo dice quasi tutto: You are training too hard and you’ll never reach your potential.
Tre componenti dei Radiohead hanno messo su un complessino e l’hanno chiamato The smiles. Qualche settimana fa è uscito il secondo album. A me piace Friend of a Friend.